Gilbert Garcin
“L’universo di Gilbert Garcin è un mondo costruito con un paio di forbici, del cartone, e un macchina fotografica reflex di seconda mano”. Nato a La Ciotat, vicino a Marsiglia, nel 1929, dopo la laurea in economia dirige la sua azienda di lampadari. A 65 anni, in pensione, segue un workshop di fotografia al festival di Arles, grazie al quale comincia a conoscere il linguaggio e le potenzialità del fotomontaggio e del bianco e nero, che diventeranno la base del suo lavoro.
Realizzate in studio, con un’illuminazione semplice, le immagini di Garcin si ispirano alle opere di pittori, illustratori e registi di cinema e teatro tra cui soprattutto Jacques Tati e Eugène Ionesco. Al centro delle situazioni ironiche e surreali che crea, Garcin appare come un altro se stesso, chiamato Mister G, che “è sempre disponibile e costa poco”. Mister G indossa sempre lo stesso cappotto e interagisce con il paesaggio circostante, in cui i pochi elementi costruiscono allegorie della condizione umana.
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